recensioni - FORME d'arte - Atelier di Valeria Tomasi

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"agili sorveglianti" particolare - tecnica mista su juta
Atmosfere d’Egitto alla Casa del Conte Verde di Rivoli l’antichità viene reinterpretata.
… A confrontarsi con l’arte dell’Antico Egitto vi sono poi opere di autori dal ‘500 a oggi. Un olio su tela del XVI secolo del manierista Francesco Salviati, accanto ad un lavoro dell’800 di Lodovico Raymond. A ricondurci ai giorni nostri, invece, vi sono i gatti magici e naif dipinti da Valeria Tomasi …

J.D. - La Stampa (TorinoSette) 31/01/2014 (Paschedu: un artista al servizio del Faraone)


"le raccoglitrici di cuori" 80x80 cm - tecnica mista su juta
Le opere di Valeria Tomasi sono delle vere e proprie fiabe dipinte. L'osservatore si trova davanti a tele che hanno il sapore della leggerezza narrativa, sia la sicurezza di una mano che ben conosce il mestiere della tavolozza. I contenuti a prima vista di facile lettura, non devono trarre in inganno. I gatti dormienti, il girotondo di figurine intorno ad una città immaginaria, gli arlecchini musici e le figure femminili stilizzate e danzanti, parlano un linguaggio che va ben oltre la loro gradevolissima apparenza. I suoi personaggi e i suoi animali, ci riportano nel mondo dell'infanzia, della fantasia e del sogno, in cui tutto torna a essere possibile e realizzabile. Nelle opere di Valeria Tomasi il colore, i graffi, le sabbiature e i materiali duttili di fondo, giocano un ruolo importante. Sono dipinti in cui nulla è lasciato al caso: ogni elemento ha all'interno della composizione, un ruolo calibrato, imprescindibile e ben studiato.
Prof. Paolo Levi - METTIAMO LE OPERE IN COMUNE


"in giallo" 60x60 cm – tecnica mista su juta
L’artista compone un insieme "edùle" intorno ad una sua tipica fanciulla fiabesca, gli occhi enormi, ingenui e un po’ melanconici, la bocca piccola rosata, attorniata da fiori, frutta, spighe e confezioni pastacee; il galletto stilizzato evoca le aie e le antiche cucine. La composizione ispira tenerezza per le forme stilizzate e irreali, quasi un sogno che riconduce l’osservatore nel mondo dell’immaginario fanciullesco.
Enzo Papa - CIBO E ... È ARTE


"... e la fatina gli donò un cuore vero" 100x100 cm - tecnica mista su juta
... per la sapiente e personale costruzione dell'opera carica di rimandi sentimentalmente legati alla tradizione letteraria Collodiana
Piero Senesi - Premio Leonardo concorso di pittura a tema - 2010


"essenze" 120x120 cm - tecnica mista su juta
... equilibrio ed armonia, a questi concetti alludono le tre figure che in Essenze della Tomasi avanzano con passo elegante e solenne, persino danzante, in un paesaggio boschivo. Vere e proprie ninfe moderne, le tre figure, simbolo di Concordia, personificano la rinnovata alleanza tra la Natura e l’uomo.
Adelinda Allegretti - SCENT OF A WOMAN. PROFUMO DI DONNA


"acrobazie su carta - trittico"
Un vasto corpo di opere, di piccola e grande dimensione, secondo lo spirito di questa artista che ama i grandi spazi ma che sa misurarsi anche in quelli piccoli, che si intitola “Acrobazie su carta”. Raccontano ancora una volta la bravura della Tomasi se la si osserva da un punto di vista puramente tecnico. Raccontano ancora una volta la fantasia e la creatività di un’artista capace di dare colore alle sue emozioni più profonde. “Acrobazie su carta”… già, gli acrobati, quelli che nell’età infantile vedevamo volteggiare negli spazi dei circhi arrivati in città e chissà come riuscivano sempre, pur tenendoci col fiato sospeso, a trovare il filo, la corda, l’appoggio giusto… E’ quello che succede alle protagoniste di queste insolite sequenze che raccontano di acrobazie immaginarie, riferite soprattutto a figure femminili, capaci di ritrovarsi comunque sia. Alla ricerca di un equilibrio. In questi quadri in cui il colore, i graffi, le sabbiature, e i materiali duttili di fondo, come il legno mdf, giocano un ruolo importante, scopriamo ancora una volta come Valeria Tomasi riesca a trasmettere messaggi forti.
Bruna Bertolo - ACROBAZIE SU CARTA


"nottte grande" 160x190 cm - tecnica mista su mdf
Il tempo di una notte senza data, senza ora, senza tempo è la sensazione percepita da Valeria Tomasi mentre lavora.
I suoi paesaggi notturni rimandano a una notte laboriosa percepita, senza fatica e senza affanno.
Anna Pironti - PECORA NERA - discorsi sull'intolleranza


"la linea" 240x120 cm - tecnica mista su mdf
Un edificio che torna a vivere, dopo essere stato come sospeso nel tempo e nello spazio. Impronte delle persone e del loro lavoro: un percorso tra il dinamismo delle macchine in azione, la staticità di un luogo abbandonato ma che mantiene in sé i segni della presenza di uomini e donne che in questo luogo hanno speso parte della propria esistenza, e l'irruenza di interpretazioni che nascono da incursioni nel mondo dell'arte contemporanea, a segnare il qui e ora di una vita che riprende, in quella che diventa la casa comune dei rivolesi, segnata dalla memoria del passato e dall' impegno per il presente e per il futuro.
Fotografie, oggetti, installazioni artistiche si uniscono e si fondono in una lettura congiunta di questo percorso attraverso segni che sono anche, se non soprattutto, segni di poesia che danno fiato a pezzi della vita, a espressioni dei sentimenti di una città che è fatta del cuore e della mente dei suoi cittadini.
Una poesia che esce limpida e diretta dalle belle immagini di Vittoria Lanza e dalle opere coinvolgenti di Valeria Tomasi.
Gianna De Masi - PASSAGGI


"cover3" 120x120 cm - tecnica mista su mdf
Il filo conduttore che sembra legare quest'opera, con altre della stessa autrice, è quella del mutamento, in quanto azione di dialogo con l'origine animale dell'umanità.
Valeria Tomasi ci pone di fronte due realtà: quella simbolica dell'uomo in divenire, la maschera, i tratti tribali di appartenenza ad un clan, ad una tribù ora inesorabilmente metropolitana; l'altra è genetica, primigenia, dell'istinto animale, raffigurato come predatore in viaggio verso un luogo indecifrabile. Ecco raffigurata la dicotomia esistente tra l'emotività rigorosa, prodotta dall'accumulo di esperienze, dall'appartenere ad un ceto sociale riconosciuto (la maschera, i colori tribali, i segni convenzionali) e la necessità di liberarsene mediante la realizzazione di gesti selvaggi (l'animale predatore pronto allo scatto, la libertà, la mancanza di pudori, di luoghi comuni) che occupino altri spazi mentali e fisici, altri mondi esteriori.
Marcello Salvati - COVERS


"doppia metà" 40x120 cm (x2) - tecnica mista su mdf
La pittura di Valeria Tomasi è come un vasto gioco decostruttivo e ricostruttivo dell’esplorazione del possibile, sconfinate combinazioni, una competizione tra il possibile e il necessario, il puro mondo della mimesi, del colore, della luce, del simbolo, del mito, il cimento pericoloso ed attrattivo della vertigine. La sua ricerca si accosta alla durezza del pensiero concettuale per abbandonarsi, poi, alle rifrazioni del senso. Figure enigmatiche che appaiono come le vere protagoniste di scene quotidiane che possono essere definite come l’antologia di un segreto che ha la modalità di mostrarsi tenendosi in qualche modo nascosto. Nella vita che muta tanto velocemente, le figure e le storie non restano eguali a se stesse, ma invecchiano e ringiovaniscono, si allontanano e si riavvicinano, cambiando fisionomia come noi stessi nel corso del tempo.
Il racconto di Valeria Tomasi ha l’immediatezza del presente. Sembra aver intrapreso un “viaggio” iniziatico dell’autoriconoscimento che trova ogni volta in figure gli archetipi di forma. L’artista si presenta a noi come una “creatrice di sogni”, i quali ci dicono che non possiamo restare soli dentro noi stessi, ma siamo costretti ad oscillare come un pendolo “dentro” e “fuori” la realtà.
La superficie piatta del quadro diventa il campo bidimensionale entro cui si muovono le forze interiori dell’immagine, che slitta verticalmente e orizzontalmente, costruita senza punti privilegiati. Figure che vivono in un universo nel quale subiscono, continuamente, simbiosi. Forma e colore. Un gioco caleidoscopico, infinitamente variabile. Nelle opere della Tomasi l’apparire della figura umana è un avvenimento, essa è un elemento scenico, un essere stregato dallo spazio.
Giuseppe Biasutti - COVERS


"lo scorrere dell'acqua mi riporta a paesaggi notturni" 100x100 cm - tecnica mista su mdf
… corpi materici come dune sabbiose, essenziali ed arcani come incisioni rupestri, biblici come Adamo ed Eva, intensi come poesie distillate dal colore e dalla creta …
Liliana Bazza - TUTTO NASCE TUTTO VI RITORNA


"notte" 60x120 cm circa - tecnica mista su lastra di legno
… un linguaggio antico, spoglio ed essenziale, un narrare per immagini mitiche con conseguente eco poetica. Uno scandire di ritmi garbati e pur inediti, mentre il colore si soffonde evocativo, raffinato sino all’evanescenza.
Prof. Luigi Galli - ELEMENTI NATURALI

 
 
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